giovedì 12 ottobre 2017

La famigerata classifica di Travel Srl - nulli i contratti

Tra le tante società che hanno proposto l'acquisto di certificati New Club Elite, negli ultimi anni si è distinta Travel Srl - soggetto giuridico finito in procedura di liquidazione e scioglimento - che ha promosso e sollecitato l'acquisto di questi prodotti vacanza negli ultimi anni nel nord/centro Italia.

Dai racconti ricevuti da coloro che hanno avuto modo di confrontarsi con questa società, emergono alcune sollecitazioni avanzate dai promotori di Travel al momento della sottoscrizione del modello contrattuale da parte dei consumatori.

Al fine di sollecitare l'acquisto del prodotto vacanza, i promotori di Travel hanno evidenziato alcune facoltà/caratteristiche del prodotto oggetto di vendita, quali:

- trattasi di una forma innovativa di investimento;
- la società venditrice s'impegna, dopo 12 mesi, a ricomprare/rivendere il diritto vacanza.

Queste ed altre informazioni fornite dalla società non corrispondono alla tipologia di diritto oggetto di compravendita e, in alcune circostanze, sono contrarie a quanto stabilito dalla legge.

L'art. 70, comma 3 del Codice del Consumo dispone che "Una multiproprietà o un prodotto per le vacanze a lungo termine non sono commercializzati o venduti come investimenti".

La violazione di tale limite normativo aiuta a comprendere e delineare le modalità di sollecitazione all'acquisto operate dalle società che operano del settore.

Nel caso di Travel Srl, però, si può evidenziare una particolare condotta tenuta dalla società nel periodo successivo alla vendita del certificato NCE, ove la società "include" colui che acquista il diritto vacanza nella classifica per la rivendita.

martedì 10 ottobre 2017

Travel & service box di GETS: Monza cancella l'iscrizione a NCE

Il Tribunale di Monza, ancora una volta, rende nullo il contratto di acquisto di un certificato New Club Elite, condannando la società venditrice alla cancellazione dei consumatori dal registro del club inglese.

Nel caso di specie, la società condannata è Golden Eagle Travel & Service, impresa della Provincia di Padova che ha promosso e venduto i pacchetti denominati Travel & service box con i quali, tra le altre, è stato venduta una iscrizione a New Club Elite a molti consumatori di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

Abbiamo peraltro ottenuto il medesimo risultato, sempre nei confronti di Golden Eagle Travel & Service, anche in altri tribunali:


Tribunale di Milano: quel contratto non è chiaro - si alla cancellazione da New Club Elite

Il Tribunale di Milano ha accertato la genericità del contratto "travel box", così motivando la propria decisione: ": "Non è pertanto innanzitutto chiaro se il contratto abbia per oggetto la vendita di un bene o di un servizio o l’iscrizione ad un club; non è chiaro dunque il diritto conseguito dai ricorrenti con l’acquisto di tale certificato, e di conseguenza la prestazione a cui è tenuta la parte venditrice (odierna resistente).".


Secondo il giudice milanese, il contratto non può essere considerato valido e vincolante per i consumatori, dichiarandone la nullità e ordinando la cancellazione di questi ultimi da New Club Elite (per maggiori informazioni, clicca qui).


Tribunale di Bologna


 Anche il Tribunale di Bologna si è trovato ad affrontare la vendita del prodotto definito "Travel box", ossia un pacchetto accompagnato da buoni benzina, viaggi esclusivi, sconti sulle prenotazioni viaggi e soggiorni, tra i quali veniva venduta ………"una quota associativa al N.C.E. Tour operator di cui fanno parte i complessi turistici: La fenice in Sardegna, Gli Ontani in Sardegna, Meridie Village in Calabria etc.".


In cosa consista questa quota è ben conosciuto da chi è entrato nel circuito New Club Elite, ovverossia l'iscrizione al club inglese fino al 2053.


Ma le caratteristiche di questo prodotto erano state specificate con chiarezza ai consumatori durante l'appuntamento all'albergo? 


E sono riportate nel contratto che avete sottoscritto?


Nel caso affrontato dal giudice bolognese, la risposta a questi quesiti è negativa, così come chiarito dal Tribunale di Bologna che ha riscontrato molte carenze nel modello contrattuale sottoposto alla firma dei consumatori, ignari della iscrizione al club inglese collegata a quel contratto.


Tra le altre, il giudice ha accertato la seguente carenza informativa nel contratto:"sono del pari del tutto indeterminati e generici i riferimenti al <<N.C.E. Tour operator>> e del pari privo di contenuto informativo lo stesso <<certificato di associazione>> trasmesso ai ricorrenti mesi dopo la firma del contratto e nel contratto neppure adeguatamente presentato;".


Tutte queste motivazioni hanno suggerito il Tribunale di Bologna, come quello di Milano, a dichiarare nullo il contratto con restituzione dei soldi ai consumatori e cancellazione da New Club Elite (per maggiori informazioni, clicca qui).


I giudici si sono ad analizzare il modello contrattuale di Golden Eagle Travel & Service, valutando le informazioni, gli oneri e le conseguenze collegati alla firma, così come accaduto nel caso sottoposto all'attenzione del Tribunale di Monza.

La società ha presentato l'offerta come "Travel & service box", un box contenente una sorta di dream box al cui interno ci sono offerte di ogni tipo, quali buoni omaggio - dispositivi elettronici - vantaggi per i mezzi pubblici e, non chiarito, l'iscrizione al solito club.

Il Tribunale di Monza ha così descritto il modello contrattuale "Nella fattispecie il contratto stipulato dai ricorrenti avrebbe come oggetto una c.d. “travel & service box” consistente in un iPad mini Apple Wi-Fi 16GB con software dedicato, una quota associativa al N.C.E. Tour operator di cui farebbero parte complessi turistici genericamente indicati e che darebbe diritto ai titolari".

Parte del modello contrattuale di Travel & Service Box
Il Giudice brianzolo, però, nel descrivere i dati emersi dal documento prodotto in atti, ed i successivi fatti accaduti ai consumatori monzesi, ha evidenziato la genericità e contraddittorietà del vincolo contrattuale.

Di conseguenza, e facendo seguito alle promesse ricevute dai promotori di GETS, si è rivolta a quest'ultima per chiedere la rivendita del diritto vacanza con restituzione dei soldi versati.

Purtroppo, i consumatori non hanno mai ricevuto alcuna risposta dalla società e quindi hanno visto, da un lato, sparire l'importo versato e, dall'altra, scoperto di essere costretti a pagare delle spese di gestione (od iscrizione) al club inglese fino al 31 dicembre 2053.

Il Giudice monzese ha considerato del tutto generico il contratto firmato dai consumatori monzesi, in quanto carente di tutte le informazioni relative al diritto oggetto di vendita.

Non possiamo che condividere questo passaggio del giudice:"Dall’esame di tali documenti non è chiaro se il contratto intercorso tra le parti abbia ad oggetto l’iscrizione ad un club o la vendita di un bene o servizio.

Inoltre non è determinato e/o determinabile il diritto di cui i ricorrenti sarebbero divenuti titolari con l’acquisto di tale certificato e, di conseguenza, la prestazione a carico della venditrice.

Il contratto, infatti, parla di servizi offerti con la tipologia basic, mentre il certificato indica che la fruizione dei predetti servizi sarebbe comprensiva del diritto di usufruire di una settimana all’anno degli alloggi residenziali facenti parte dei complessi turistici affiliati al New Club Elite della tipologia basic.".

Di conseguenza, il Tribunale di Monza ha considerato non valido il generico contratto firmato dai consumatori, affermando che gli stessi non possono essere vincolati dal pagamento delle spese di gestione e condannando la società convenuta alla cancellazione dei loro nomi dal Registro di New Club Elite.

Per maggiori informazioni, potete contattare multiproprieta@consumatoreinformato.it


Aggiornamento: per correttezza d'informazione e ad integrazione della corrente pagina web, si rende noto che nel caso in oggetto e con la disponibilità ed attenzione della società Golden Eagle Travel & Service, tra le parti è successivamente intervenuta soluzione transattiva con la quale è stato risolto il rapporto contrattuale.

sabato 2 settembre 2017

Royal Park Albatros - anche Brescia cancella l'iscrizione

Nuova cancellazione dell'iscrizione ad un club spagnolo a seguito di un provvedimento adottato dal giudice italiano, il quale riconosce la carenza di informazioni in merito alla tipologia del diritto venduto al consumatore.

Nel caso di specie, Il Tribunale di Brescia  dichiara la nullità del contratto di acquisto del certificato presso il resort Royal Park Albatros, e il conseguente obbligo di cancellazione dei consumatori dal registro degli iscritti al club (di seguito potete trovare la tipologia di certificato "cancellata" dal giudice bresciano).

Già vi abbiamo segnalato la sorte di Park Albatros, entrato sotto il controllo di  MGM (M.G. Muthu Group) ed oggetto di una recente operazione di acquisizione entro Atlas Club (vedi).

Nel caso affrontato dal Tribunale di Brescia, il certificato era stato venduto ai consumatori in Spagna dalla società Explotacion Hotelera, mediante alcuni promotori che avevano proposto l'acquisto del titolo a turisti italiani che soggiornavano alle Canarie.

Il Tribunale di Brescia, dopo aver analizzato la vicenda oggetto di ricorso e il modello contrattuale sottoscritto dai consumatori, ha dichiarato la nullità dello stesso per genericità delle informazioni ivi contenute al suo interno.

Il giudice, in particolare, osserva che il contratto non indica in modo specifico né la natura del diritto oggetto di compravendita, né le modalità di esercizio e la tipologia di struttura (appartamento) destinata ai consumatori, né la durata del diritto e la modalità di esercizio del diritto di recesso.

La genericità del contratto, però, emerge con particolare riferimento al periodo temporale durante l'anno ove il consumatore può esercitare il proprio diritto, genericamente definito "periodo rosso" dal modello contrattuale.

Tale carenza, a parere del giudicante, rende del tutto vaga e generica la possibilità da parte del consumatore di poter esercitare il proprio diritto e, come afferma il Tribunale di Brescia "costituisce la più chiara dimostrazione della carenza di un contenuto minimo da cui poter ricavare la determinazione dell'oggetto della prestazione".

Quale conseguenza? il giudice, accertata la nullità del contratto, ha dichiarato che i consumatori non sono tenuti al versamento delle spese di gestione in favore del gestore, ed ordinato a Hotelera di provvedere alla loro cancellazione dal club.

Qui di seguito, il certificato di Royal Park  Albatros Club (RPAC) oggetto della condanna di cancellazione disposta dal Tribunale di Brescia.

venerdì 4 agosto 2017

Anche Vacanze S.r.l. non esiste più!

Anche la società Vacanze S.r.l., una di quelle che ha venduto più certificati New Club Elite negli ultimi  anni, è  stata cancellata dal Registro delle Imprese.

La società  romana è stata oggetto di fallimento  concluso lo scorso febbraio, al cui esito si è proceduto alla sua cancellazione, con conseguente estinzione del soggetto giuridico da parte del curatore fallimentare.

Qui di seguito, la comunicazione dell'Agenzia delle Entrate.



mercoledì 19 luglio 2017

New Club Elite - Milano continua a cancellare i certificati

Il Tribunale di Milano prosegue con il proprio orientamento che considera non validi gli schemi contrattuali che hanno accompagnato la vendita (iscrizione) al noto club inglese, New  Club Elite.

Il giudice milanese ha avuto modo di valutare i modelli contrattuali delle diverse società che, negli anni, si sono alternate nella promozione di questo diritto vacanza a Milano e dintorni.

Il Tribunale è giunto al medesimo risultato:
1. contratto non valido;
2. assenza di ogni obbligo al pagamento delle spese presso New Club Elite;
3. ordine alla società venditrice di procedere alla cancellazione del consumatore dal club.

Vediamo alcuni casi particolari affrontati, in questi ultimi anni, dal Tribunale di Milano.

(a) Vacanze S.r.l.: quel contratto è troppo generico

Il Tribunale di Milano, nel valutare il format di vendita di Vacanze S.r.l., ha dichiarato non valido il contratto di vendita, rilevando che "non è affatto possibile comprendere in cosa consistano i servizi offerti dalla società contraente agli odierni ricorrenti quali oggetto di un non meglio individuato diritto di “occupare, godere e utilizzare in modo pieno ed esclusivo”. Neanche alla luce delle altre clausole contrattuali e del regolamento convenzionale interamente considerato, si è in grado di stabilire con esattezza la tipologia dei servizi ricompresi nella “tipologia basic”; come del resto vengono indicati in maniera generica il periodo e i luoghi nei quali il diritto acquisito può essere esercitato.".

E quante volte da parte dei promotori non è stato chiarito, durante gli incontri, l'estensione del diritto vacanza, la modalità di prenotazione, e l'esistenza dei costi connessi all'acquisto del certificato?

Un contratto troppo generico vuol dire un contratto non valido.

(b) GLM S.r.l.: quali sono i servizi ricompresi in "basic"?

 "Dal regolamento contrattuale quindi non traspare in cosa consistano i “servizi offerti con tipologia basic” queste sono le parole utilizzate dal Tribunale per porsi un dubbio: ma quando acquisto un certificato "basic", in realtà di cosa sono entrato in possesso?

A leggere il modello contrattuale di GLM, l'acquirente diventa proprietario di una generica gamma di servizi "basic", senza però delineare quali vantaggi siano acquisiti dal consumatore.

(c) Free Freedom S.r.l.: il contratto non è valido? quali conseguenze

Ma quando il giudice riconosce che il contratto che hai firmato presenta delle gravi carenze giuridiche, quali sono le conseguenze?

Il Tribunale di Milano lo chiarisce:
A. "dalla declaratoria di nullità del contratto deriva il riconoscimento del diritto dei ricorrenti alla ripetizione delle somme versate in adempimento dell’obbligazione pecuniaria in esso prevista, pari a xxxxxx euro, oltre interessi legali dalla domanda;".


B. "dev’essere del pari accolta la domanda di esonero dei ricorrenti dal pagamento delle spese di gestione a favore della New Club Elite e,".

C. "altresì, la domanda di condanna della resistente a procedere nel termine di dieci giorni dalla notifica della presente ordinanza alla cancellazione del nominativo dei ricorrenti dal registro dei titolari di certificato di associazione presso New Club Elite;"

mercoledì 28 giugno 2017

Ti hanno proposto il finanziamento per pagarti la multiproprietà? la Cassazione interviene in tuo favore

Nuovo ed interessante intervento della Suprema Corte di Cassazione in materia di vendita di multiproprietà (o altri certificati vacanza).

Non di rado, infatti, la vendita di questi particolari prodotti vacanza viene accompagnata dalla sollecitazione alla sottoscrizione di un contratto di credito al consumo (finanziamento personale), con il quale il consumatore può pagare la  sua multiproprietà in "comode" rate.

Cosa succede, in particolare?

Si presenta alla porta il promotore della società che ti vuole vendere la multiproprietà, e dopo averti "assediato" per alcune ore sull'opportunità di sottoscrivere il contratto, ti sottopone il  modulo per  la firma.

E qui il consumatore si rivolge al promotore con la famigerata "uscita": "non abbiamo i soldi per comprare questa multiproprietà", convinto che tale ultima affermazione possa fare desistere il venditore.

E  invece no!.....qui scatta la proposta finanziamento (a meno che non ti siano proposte le cambiali....insomma, "barba e capelli" ti viene proposto in qualsiasi  modo) attraverso una finanziaria.

Il promotore ti dice: tranquillo che abbiamo una finanziaria che ti può concedere la somma nello spazio di qualche giorno/settimana......e quindi, oltre a firmare il contratto di acquisto del certificato vacanza, ti trovi a firmare anche il contratto di finanziamento.

A volte, questa firma interviene qualche giorno dopo in una filiale della banca dove venite invitati per la firma del contratto di finanziamento (con tanto di assicurazione).

Come abbiamo sostenuto in più circostanze su questo blog, questo contratto di finanziamento è necessariamente collegato a quello di acquisto del diritto vacanza, in quanto il consumatore "si vede costretto" ad accendere il credito al consumo per permettersi il prezioso "certificato" di iscrizione al club.

Va da sé che se è possibile dimostrare che il contratto di acquisto del certificato vacanza (multiproprietà o diritto turnario) non è valido, diviene non valido anche il collegato contratto di finanziamento.

La Cassazione, con un importante e recente intervento, ha riaffermato questo principio, chiarendo che i contratti di credito al consumo finalizzati all'acquisto di un bene o servizio devono essere dichiarati nulli/risolti nel caso di nullità o risoluzione di quello principale. Tale soluzione può  (deve) essere adottata dal giudice, a prescindere dalla sussistenza di una esclusiva del finanziatore nella concessione del credito ai clienti dei fornitori.

Quindi, se acquistate un certificato di iscrizione ad un club, o una multiproprietà, e la pagate con un finanziamento, se il contratto principale non è stato adempiuto totalmente (ad esempio vi dicono che potete prenotare in qualsiasi parte dell'anno ed invece non è vero), è possibile ottenere anche la restituzione dei soldi versati con il finanziamento.

Qui di seguito la sentenza.

venerdì 23 giugno 2017

Free Freedom è stata cancellata

Negli ultimi mesi, la nostra posta elettronica (multiproprietà@consumatoreinformato.it) è stata oggetto di ripetute richieste in merito alla sorte toccata ad una delle società che ha venduto i certificati New Club Elite in Italia, ed in particolare nella zona di Roma: Free Freedom S.r.l.

Vi proponiamo una delle richieste ricevute:
"Salve Ho letto i vostri interessanti interventi, e vi scrivo perché anch’io  sono "caduta” in questo tipo di certificato vacanza, grazie ai promotori della società Free Freedom.

Non sono mai riuscita a sfruttare il certificato perché quando abbiamo provato a prenotare le settimane vacanza, non hanno mai trovato un posto libero per il periodo richiesto.

Non ne possiamo più! Abbiamo versato negli ultimi due anni (senza andare in vacanza!!!) forse più di  10.000 euro e ci viene negata la possibilità di fare due settimane di vacanza perché tutto pieno (premetto che non abbiamo scelto un luogo in particolare ma abbiamo dato loro ampia scelta fra Sicilia  Sardegna e Calabria).


Abbiamo cercato di contattare quelli di Free Freedom, perché ci avevano promesso che si sarebbero ricomprati il certificato, nel caso di nostra richiesta......ma adesso non rispondono più al telefono o via mail Come dobbiamo muoverci???
Grazie
"


La società Free Freedom S.r.l. è stata cancellata dal Registro delle Imprese lo scorso marzo 2016, ed è questo il motivo per il quale non riuscite a contattare più alcun addetto (call center) di questa società.

La conferma di quanto sopra evidenziato, la potete trovare nella schermata dell'Agenzia delle Entrate che vi proponiamo qui di seguito, ove la partita IVA di Free Freedom risulta cessata.


venerdì 31 marzo 2017

Excutive Travel Company - il Tribunale di Milano dichiara il fallimento

Una nuova società che ha venduto in modo massivo prodotti vacanza definiti timeshare è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Milano, con il recente provvedimento del 2016.

Stiamo parlando di Executive Travel Company, una società che ha svolto in modo molto attivo la propria attività, ed è stata anche oggetto di un provvedimento sanzionatorio da parte dell'Antitrust (vedi).

Ricordiamo, infatti, che AGCM ha condannato questa società per pratiche commerciali scorrette, collegate alla promozione e vendita dei famosi Genesis Vacation Gold, iscrizioni a club stranieri proposte in alberghi di varie province del nord/centro Italia.

La società è stata dichiarata fallita e, come segnalato, si è già tenuta l'udienza per l'esame dello stato passivo e nomina del curatore fallimentare.

Di seguito, la sentenza di dichiarazione del fallimento di ETC.

lunedì 6 marzo 2017

New Club Elite non può vantare alcun diritto sul contratto nullo - così decide il Tribunale di Mantova

Ancora una volta il Tribunale di Mantova ha dichiarato la nullità di un altro contratto di acquisto del certificato New Club Elite per carenze di chiare informazioni, e venduto attraverso la società Travel S.r.l. (oggi in liquidazione) nell'anno 2010.

Il Giudice mantovano, richiamando altri precedenti dello stesso Tribunale (vedi), ha considrato non valido il contratto di vendita stipulato tra due consumatori virgiliani e la società romana Travel S.r.l., osservando in particolare:

giovedì 23 febbraio 2017

Royal Park Albatros - nulla la vendita del certificato

Il Tribunale di Firenze "segna" un nuovo punto in favore dei consumatori, dichiarando la nullità del contratto di acquisto del certificato presso il famoso resort Royal Park Albatros.

E' noto che il club è tra quelli controllati dal colosso delle vacanze MGM (M.G. Muthu Group) ed è oggetto di una recente operazione di acquisizione entro Atlas Club (vedi).

I certificati di del Club sono stati, negli anni, venduti dalla società spagnola Explotacion Hotelera, in particolare attraverso i promotori che hanno proposto l'acquisto del titolo anche ai turisti italiani che soggiornavano a Santa Cruz di Tenerife.

Ciò è accaduto nel caso di specie ove il consumatore era stato avvicinato durante al proprio soggiorno alle isole Canarie da un promotore della società, il quale lo aveva invitato ad un incontro per presentare una forma alternativa di vacanza senza alcun impegno.

Il giorno dell'incontro, il consumatore è stato convinto dai dipendenti della società alla firma del generico  contratto con il quale è stato associato a Royal Park Albatros.

> Il Tribunale di Firenze - il contratto è generico: si alla cancellazione!
Il giudice fiorentino, chiamato a decidere se il contratto di Hotelera possa essere considerato valido, ha ritenuto estremamente indeterminato l'oggetto del contratto, ed impossibile per l'acquirente di poter comprendere quale tipologia di bene avrebbe acquistato.

Il Tribunale ha evidenziato, in particolare, che "nulla è specificato riguardo a cosa comporti in termini di diritti ed obblighi l'acquisto della quota associativa del RPAC", e che conseguentemente non era possibile nemmeno comprendere quale tipologia di diritti e di obblighi (vedasi le spese di gestione) il consumatore avrebbe dovuto pagare negli anni.

Importanti sono, invece, le conclusioni raggiunte dal Tribunale di Firenze a seguito della dichiarata nullità del contratto, in quanto il giudice ha stabilito che "il signor xxxxx non è tenuto al pagamento delle spese di gestione per il RPAC e che la convenuta deve cancellare il nominativo del xxxxxxx dal registro dei titolari di associazione riguardo al RPAC".

Qui di seguito, il certificato di Royal Park  Albatros Club (RPAC) di fatto spazzato via dal Tribunale di Firenze.

giovedì 26 gennaio 2017

Fallita anche Your Project dream

Un'altra società che ha venduto in modo massivo certificati di club (in particolare, New Club Elite) sta per essere chiusa, dopo essere stata dichiarata fallita dal Tribunale di Roma.

Stiamo parlando di Your Project Dream, società che in origine era denominata diversamente (Dream Travel, Dreams etc...) e che ha venduto diritti vacanza con iscrizione a New Club Elite.

Queste vendite sono state dichiarate, in più circostanze, nulle dai tribunali italiani per evidenti carenze informative e violazioni del Codice del Consumo (vedi qui).

Il Tribunale di Roma, con procedura avviata alcuni mesi addietro, ha proceduto alla dichiarazione di fallimento con determinazione dell'eventuale patrimonio da suddividere tra i creditori.

Qui di seguito, uno dei provvedimenti emessi dal giudice fallimentare (visibile con browser Opera - VPN attivo).

venerdì 6 gennaio 2017

Commissione Europea - report multiproprietà

L'Unione Europea continua a monitorare con attenzione il mercato europeo delle multiproprietà, segnalando le incongruenze emerse dopo l'adozione della Direttiva n. 2008/122/EC, introdotta in Italia nel 2011.

La norma in parola ha apportato alcune significative novità per i contratti di vendita, scambio e rivendita di timeshare migliorando, seppur parzialmente, i diritti dei consumatori. 

Il recente report pubblicato dalla Commissione Europea lo scorso 16 dicembre 2015 ed inerente la multiproprietà (timeshare) o gli altri diritti vacanza a lungo termine ci consente di comprendere quale impatto hanno avuto le nuove norme comunitarie nelle vendite di diritti vacanza.

Vediamo quali sono le novità della direttiva e le conseguenze riscontrate nei primi anni di applicazione della  norma comunitaria.

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