mercoledì 4 dicembre 2019

Bologna elimina il certificato New Club Elite venduto da Travel

Non possiamo che essere lieti di segnalarvi un nuovo importante risultato ottenuto in favore dei consumatori rimasti coinvolti nella famosa vendita di certificati vacanza del noto club inglese New Club Elite.


Il Tribunale di Bologna, con un recente provvedimento, ha condannato la società Travel S.r.l., una delle più attive, alla cancellazione di due consumatori dal registro del Club.


Il giudice ha, di fatto, eliminato l'iscrizione, ordinando la rimozione del nominativo di due consumatori bolognesi dal club, e altresì accertando il "venir meno…….di ogni obbligo scaturente dal contratto, ivi compreso quello avente ad oggetto il pagamento delle spese di gestione in favore di New Club Elite".


L'importante decisione segue il filone di provvedimenti emessi da altri giudici italiani, i quali hanno accertato molte violazioni di legge nei contratti sottoposti alla firma dei consumatori.


Si consideri che, con pratica commerciale dubbia, molti consumatori sono stati attratti a questi eventi con la promessa che non vi sarebbe stata alcuna promozione/vendita di prodotti o servizi, salvo poi costringere i malcapitati a "maratone" di ore per ascoltare proposte del tutto irreali e firmare documenti per nulla trasparenti.

E questi contratti contengono, al loro interno, frasi e norme contrattuali tutt'altro che chiare e valide: ad esempio, nel contratto oggetto di analisi da parte del Tribunale di Bologna, era previsto che nel caso di recesso, il consumatore avrebbe dovuto versare euro 1.500,00 a titolo di registrazione del certificato ed euro 200,00 per la consulenza.
Appare del tutto evidente il carattere vessatorio, e del tutto non legale, di tale norma contrattuale, il cui fine è quello di scoraggiare il consumatore dall'esercizio di un proprio fondamentale diritto: quello di recedere dal contratto!

Ma molti di voi ci hanno segnalato anche di aver ricevuto false informazioni rispetto alle località vacanza incluse nel pacchetto acquistato con la firma del contratto.

In effetti, tra i documenti contrattuali sottoposti alla firma dalla società Travel, c'era anche una allegato dove sono indicate varie località turistiche, inducendo il consumatore a ritenere che l'acquisto del diritto vacanza gli avrebbe consentito di accedere a strutture di questi posti esotici.

E l'accesso a queste strutture sarebbe stato, a detta del contratto, "a costo zero", mentre è noto che il consumatore deve, in primo luogo, pagare le spese di gestione a New Club Elite, e poi sostenere una serie di costi.

Come noto a chi è entrato nel circuito NCE, l'iscrizione al club garantisce solo la prenotazione di una sistemazione per un periodo all'anno (una o due settimane) in una struttura, ma non il vitto, il trasporto o altri servizi, sicché tali ultimi costi devono essere sostenuti dal consumatore.

Ma l'aspetto meno veritiero del contratto è che, a differenza di quanto riportato qui a fianco, le strutture presso le quali i consumatori bolognesi potevano accedere con l'iscrizione a New Club Elite erano quattro: due in Italia e due in Spagna.

Anche tale informazione non era stata fornita in modo corretto e trasparente ai consumatori bolognesi, i quali hanno compreso troppo tardi di aver acquisto, attraverso un finanziamento della banca, un prodotto vacanza del tutto inutile ed esoso. 

Solo mesi dopo, infatti, hanno ottenuto il certificato di iscrizione al club inglese New Club Elite, inviato dalla società Touristic Service & Real Estate Investments Limited, e lì hanno compreso che la loro iscrizione sarebbe stata sino all'anno 2053.

Di seguito, uno stralcio del certificato di iscrizione a New Club Elite con varie informazioni contenute e rese note ai consumatori felsinei.


Costretti a pagare annuali spese di gestione, che aumentavano di anno in anno, la coppia di bolognesi si è rivolta al Tribunale di Bologna, ottenendo la soluzione auspicata, ossia la cancellazione dal Registro di New Club Elite.

Per maggiori informazioni, potete scrivere a info@consumatoreinformato.it o multiproprietà@consumatoreinformato.it.

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