lunedì 15 agosto 2022

Club Getaway: il contratto di vendita è generico - nulla la vendita

Si è presentata prima come Travel Sun, successivamente mutata in Atlantis, infine trasformata in Happiness, ma questa società ha continuato a vendere un prodotto vacanza noto ai consumatori: il certificato Getaway.

I contratti proposti da questa società presentano, come accertato dai vari tribunali, una serie di caratteristiche comuni, quali:

1.- Il contratto viene concluso al secondo incontro, successivo al primo appuntamento presso un albergo, quando i promotori della società si recano presso l'abitazione dei consumatori;

2.- I promotori presentano questo prodotto come una possibilità di investimento alternativo, utilizzabile da tutti i componenti della famiglia e dal quale si può uscire a seguito di semplice richiesta, con recupero del capitale;

3.- Il testo contrattuale è generalmente generico e parziale, non fornendo tutte le informazioni all'iscrizione al club Getaway;

4.- Successivamente, usualmente dopo alcuni mesi, gli acquirenti ricevono un certificato di iscrizione a club Getaway, alla cui lettura comprendono perfettamente in cosa sono caduti, ovvero:

- iscrizione ad un club inglese fino al 2053;

- iscrizione "basic" - "mid" (ma cosa vuol dire?);

- obbligo di pagamento delle spese di gestione annuale.

5. Tutte queste informazioni rappresentano una novità per molti consumatori, i quali vengono poi invitati dal club a provare questo prodotto recandosi presso la struttura, magari usufruendo del buono ottenuto con il primo incontro.

Visita al resort - l'offerta platinum

L'invito viene accettato, e dopo essersi pagato il viaggio presso la struttura, si passa una piacevole settimana in famiglia presso una di queste strutture in Italia (o Spagna).

Viene chiesto solo un piccolo impegno, passare alcune ore in compagnia di qualche promotore con cui discutere del certificato, ossia essere informati che il titolo consente di utilizzare questa iscrizione solo per due persone (e i figli?)Oppure che l'iscrizione è valida solo per alcuni resort (e le 300 mete?), oppure che vi sono delle limitazione nella prenotazione (ma non vi erano vantaggi esclusivi?).

La possibilità di poter migliorare la posizione è quella di effettuare un miglioramento, acquistando di fatto un nuovo certificato pagando una modica cifra.

Che fare? c'è chi accetta, e spende la modica cifra, e chi invece rifiuta e prova a contattare la società venditrice per chiedere la vendita, come era stato promesso a voce.

Niente vendita - la richiesta di pagamento delle spese di gestione

Ed ecco che quando si prova a contattare la società che nel frattempo ha cambiato nome, risulta difficile/impossibile entrare in contatto con qualcuno. 

Non si riesce più ad avere a che fare con qualcuno che si impegni a restituire il capitale, oppure vi sono generiche promesse di rivendita (perchè non vi è capitato di dirvi che "sei inserito nella classifica" attendendo il proprio momento).

In ogni caso, si rimane in attesa di una soluzione che consenta di recuperare il capitale, o quantomeno ottenere la cancellazione dal registro del club.

Anche perchè dopo qualche tempo, 1/2 anni, cominciano ad arrivare le richieste di pagamento delle spese di gestione annuali, 300/400 euro, al quale bisogna corrispondere la somma prevista.

Nel caso di omesso pagamento, arrivano le richieste di pagamento via whatsapp, mail, telefonata, e successivamente la lettera di diffida di un legale o un recupero credito che chiede il rispetto del contratto.

I contratti di acquisto del certificato Getaway non sono validi - si alla cancellazione

Abbiamo già richiamato, in molti nostri interventi, la soluzione adottata dai giudici italiani chiamati a valutare il contratto di iscrizione a club Getaway, individuando alcuni elementi comuni che rendono gli stessi non validi.

Uno dei caratteri comuni di questi provvedimenti è la carenza informativa, ossia i consumatori non erano stati resi edotti in modo trasparente e completo delle informazioni previste ex lege, vietando di poter esprimere un completo consenso informato.

Il Tribunale di Milano ha ordinato la cancellazione da club Getaway, in quanto il modello contrattuale non fornisce in modo trasparente e completo le informazioni idonee per consentire al consumatore di poter esprimere un consenso informato (vedi qui);

Il Tribunale di Torino ha dichiarato nullo il contratto di Happiness per genericità dei servizi offerti (vedi qui);

Anche per il Tribunale di Belluno, ai consumatori "non risultano essere state fornite in maniera chiara e comprensibile, informazioni accurate e sufficienti........." (vedi qui);

Secondo il Tribunale di Pesaro, vi è stata una grande differenza tra quanto promesso a voce e quanto indicato nel testo contrattuale, tanto da giustificare la nullità dell'iscrizione al club (vedi qui).

Il Tribunale di Treviso, oltre a richiamare le contestazioni evidenziate in precedenza, discute il concetto di iscrizione "basic", eccependo la carenza di contenuto e chiarezza in merito a questa definizione (vedi qui).

Anche il Tribunale di Monza ha avuto modo di esprimersi su queto tipo di contratti, dichiarandone la nullità, così evidenziando" Il contratto, infatti, si riferisce genericamente ad un certificato di iscrizione (cedibile) al Club Getaway attraverso il quale sembrerebbe che l'acquirente possa usufruire di "servizi turistici" che però non vengono definiti, nè in riferimento ai complessi turistici di destinazione, nè con riferimento al trattamento nel periodo di soggiorno, nè in relazione alle modalità e condizioni di prenotazione e nppure al periodo" bollando come generica la settimana floating(vedi qui).

In tutti questi casi, il giudice ha dichiarato:

- la nullità del contratto;

- dichiarato l'inesistenza di un obbligo di pagamento delle spese di gestione;

- previsto la cancellazione del nominativo dei consumatori dal registro di club Getaway.

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