La società padovana aveva venduto il certificato vacanza all'esito di un meeting tenutosi presso un albergo a Olgiate Olona, provincia di Varese, tenutosi nel marzo 2016 ed al quale avevano partecipato dopo aver ricevuto una telefonata ove risultavano vincitori di un buono vacanza.
I consumatori erano entrati nell'hotel con l'idea di dover solo ritirare il regalo promesso e ne erano usciti con un contratto firmato, pieno di promesse e speranze.
Ben presto, però, le speranze sono risultate disattese, in quanto solo successivamente avevano scoperto che con la firma del contratto erano risultati iscritti nel club inglese New Club Elite, iscrizione "basic" così vincolati:
• iscrizione fino al 31 dicembre 2053;
• possibilità di poter accedere, per una settimana all’anno, in alcune strutture convenzionate. L'accesso è consentito solo per due persone, previa disponibilità;
• obbligo di pagamento delle spese di gestione annuali.
I consumatori, tutt'altro che soddisfatti del contratto concluso, hanno deciso di rivolgersi al Tribunale di Busto Arsizio per ottenere giustizia, dopo aver invano chiesto alla società venditrice di voler provvedere alla loro cancellazione dal club, e quindi per non dover pagare le annuali spese di gestione.