mercoledì 28 giugno 2017

Ti hanno proposto il finanziamento per pagarti la multiproprietà? la Cassazione interviene in tuo favore

Nuovo ed interessante intervento della Suprema Corte di Cassazione in materia di vendita di multiproprietà (o altri certificati vacanza).

Non di rado, infatti, la vendita di questi particolari prodotti vacanza viene accompagnata dalla sollecitazione alla sottoscrizione di un contratto di credito al consumo (finanziamento personale), con il quale il consumatore può pagare la  sua multiproprietà in "comode" rate.

Cosa succede, in particolare?

Si presenta alla porta il promotore della società che ti vuole vendere la multiproprietà, e dopo averti "assediato" per alcune ore sull'opportunità di sottoscrivere il contratto, ti sottopone il  modulo per  la firma.

E qui il consumatore si rivolge al promotore con la famigerata "uscita": "non abbiamo i soldi per comprare questa multiproprietà", convinto che tale ultima affermazione possa fare desistere il venditore.

E  invece no!.....qui scatta la proposta finanziamento (a meno che non ti siano proposte le cambiali....insomma, "barba e capelli" ti viene proposto in qualsiasi  modo) attraverso una finanziaria.

Il promotore ti dice: tranquillo che abbiamo una finanziaria che ti può concedere la somma nello spazio di qualche giorno/settimana......e quindi, oltre a firmare il contratto di acquisto del certificato vacanza, ti trovi a firmare anche il contratto di finanziamento.

A volte, questa firma interviene qualche giorno dopo in una filiale della banca dove venite invitati per la firma del contratto di finanziamento (con tanto di assicurazione).

Come abbiamo sostenuto in più circostanze su questo blog, questo contratto di finanziamento è necessariamente collegato a quello di acquisto del diritto vacanza, in quanto il consumatore "si vede costretto" ad accendere il credito al consumo per permettersi il prezioso "certificato" di iscrizione al club.

Va da sé che se è possibile dimostrare che il contratto di acquisto del certificato vacanza (multiproprietà o diritto turnario) non è valido, diviene non valido anche il collegato contratto di finanziamento.

La Cassazione, con un importante e recente intervento, ha riaffermato questo principio, chiarendo che i contratti di credito al consumo finalizzati all'acquisto di un bene o servizio devono essere dichiarati nulli/risolti nel caso di nullità o risoluzione di quello principale. Tale soluzione può  (deve) essere adottata dal giudice, a prescindere dalla sussistenza di una esclusiva del finanziatore nella concessione del credito ai clienti dei fornitori.

Quindi, se acquistate un certificato di iscrizione ad un club, o una multiproprietà, e la pagate con un finanziamento, se il contratto principale non è stato adempiuto totalmente (ad esempio vi dicono che potete prenotare in qualsiasi parte dell'anno ed invece non è vero), è possibile ottenere anche la restituzione dei soldi versati con il finanziamento.

Qui di seguito la sentenza.

venerdì 23 giugno 2017

Free Freedom è stata cancellata

Negli ultimi mesi, la nostra posta elettronica (multiproprietà@consumatoreinformato.it) è stata oggetto di ripetute richieste in merito alla sorte toccata ad una delle società che ha venduto i certificati New Club Elite in Italia, ed in particolare nella zona di Roma: Free Freedom S.r.l.

Vi proponiamo una delle richieste ricevute:
"Salve Ho letto i vostri interessanti interventi, e vi scrivo perché anch’io  sono "caduta” in questo tipo di certificato vacanza, grazie ai promotori della società Free Freedom.

Non sono mai riuscita a sfruttare il certificato perché quando abbiamo provato a prenotare le settimane vacanza, non hanno mai trovato un posto libero per il periodo richiesto.

Non ne possiamo più! Abbiamo versato negli ultimi due anni (senza andare in vacanza!!!) forse più di  10.000 euro e ci viene negata la possibilità di fare due settimane di vacanza perché tutto pieno (premetto che non abbiamo scelto un luogo in particolare ma abbiamo dato loro ampia scelta fra Sicilia  Sardegna e Calabria).


Abbiamo cercato di contattare quelli di Free Freedom, perché ci avevano promesso che si sarebbero ricomprati il certificato, nel caso di nostra richiesta......ma adesso non rispondono più al telefono o via mail Come dobbiamo muoverci???
Grazie
"


La società Free Freedom S.r.l. è stata cancellata dal Registro delle Imprese lo scorso marzo 2016, ed è questo il motivo per il quale non riuscite a contattare più alcun addetto (call center) di questa società.

La conferma di quanto sopra evidenziato, la potete trovare nella schermata dell'Agenzia delle Entrate che vi proponiamo qui di seguito, ove la partita IVA di Free Freedom risulta cessata.


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