Il diritto di multiproprietà è stato oggetto negli ultimi decenni di un'importante evoluzione, diventando una forma di vacanze molto venduta in tutto il mondo, tra luci ed ombre, e che trova, forse, la sua forma più recente nel condhotel.
Ma
quest’ultimo può essere veramente considerato la “multiproprietà 2.0”? e le
attuali tutele previste per il consumatore possono essere estese anche a questo
tipo di acquisti?
Quest’ultima
domanda è, allo stato attuale, di difficile risposta, in quanto il fenomeno è
ancora poco conosciuto.
Con questo nostro elaborato ci proponiamo di proporre una breve e non esaustiva ricostruzione del fenomeno, proponendo al lettore quali nuovi vantaggi o svantaggi, anche economici e fiscali, possono essere collegati a questo nuovo fenomeno che si sta affacciando sul mercato italiano.
1) Che cos’è la multiproprietà?
La
multiproprietà consiste in quella pratica commerciale che permette a più
soggetti, proprietari di uno stesso immobile, di potere usufruire e godere
dello stesso a turnazione nell’arco dell’anno.
L’art.
69 del codice del consumo definisce il contratto di multiproprietà come “un
contratto di durata superiore a un anno tramite il quale un consumatore
acquisisce a titolo oneroso il diritto di godimento su uno o più alloggi per il
pernottamento per più di un periodo di occupazione”.
Nella
sua versione classica, si è soliti parlare di multiproprietà immobiliare, caratterizzata
dalla suddivisione dell’immobile tra più soggetti, i quali ne traggono godimento
per determinati periodi dell’anno, suddividendosi i relativi costi di gestione.
Non
di rado, la giurisprudenza ha avvicinato questa figura giuridica al condominio,
ravvisando elementi comuni tali da consentire l’estensione delle norme previste
in materia condominiale anche ai rapporti di multiproprietà.
Questo
fenomeno turistico ha trovato la sua prima grande diffusione di massa attorno
agli anni 80’ divenendo una forma alternativa di vacanza, caratterizzata dal
poter disporre di un appartamento per una settimana all’anno in località
turistiche (montagna/mare), con pagamento di spese di gestione limitate.
L’acquisto
si perfeziona, come ogni altro diritto di proprietà, con un atto notarile e la
conseguente iscrizione catastale volta a certificare la titolarità del diritto
reale.
A livello europeo, però, sono aumentati i tentativi di truffa attraverso le multiproprietà, tant’è che nel 1994 è stata approvata la prima direttiva (Direttiva n. 94/97/Ce) volta a disciplinare questi acquisti e che ha introdotto, tra gli altri, l’obbligo di consegna del foglio informativo contenente le informazioni fondamentali riguardanti il titolo acquisito.