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giovedì 30 ottobre 2025

Club Getaway: un nuovo certificato cancellato dal giudice

Non possiamo che essere lieti di segnalare una nuova vittoria dei consumatori nei confronti di una delle società che ha venduto certificati di adesione a Club Getaway negli ultimi anni (per un controllo, potete scrivere a info@consumatoreinformato.it).

Il Tribunale di Firenze ha condannato la società Energy S.r.l. di Roma in favore di un consumatore toscano, il quale ha ottenuto la restituzione dei soldi versati per l'iscrizione al club inglese. 

E' noto, infatti, che questa società ha venduto contratti denominati "My energy world", offrendoli come sistema vacanze alternativo e assolutamente vantaggioso, celando informazioni importanti e chiedendo il pagamento di somme prima del diritto di recesso, come già da noi segnalato con un altro intervento (clicca qui per un approfondimento).

Questa vicenda, però, ci consente anche di fornirvi alcuni suggerimenti al fine di evitare di firmare un contratto di cui potreste, in seguito, pentirvi.


a.- La vendita del certificato Getaway

La vicenda analizzata dal giudice ha inizio con una visita a domicilio di due incaricati della società, presentata come un’opportunità per conoscere alcuni servizi turistici, senza impegno, con in omaggio una vacanza “di prova” gratuita. 

Al contrario, per poter accedere al secondo incontro, il consumatore era stato indotto a firmare un contratto di “certificato di associazione” e a versare immediatamente somme di denaro, in particolare 200 euro in contanti ed un assegno.

Quando, pochi giorni dopo, era stato organizzato il secondo incontro, il consumatore aveva ottenuto solo un dépliant generico, senza informazioni precise su cosa realmente stesse acquistando. Nel contratto non erano indicati: ubicazione e caratteristiche degli alloggi, periodo esatto di utilizzo, servizi inclusi, eventuali costi aggiuntivi. Solo formule vaghe come “offerte speciali” o “strutture affiliate” sparse in località non specificate.

A distanza di mesi, lo sfortunato amico toscano ha ricevuto il certificato di iscrizione a Club Getaway, comprendendo le conseguenze della firma del contratto, ossia l'adesione "basic" ad un club inglese fino al 2053, con obbligo di pagamento delle spese annuali.


b.-  Il Tribunale di Firenze: quella iscrizione non è valida - si alla restituzione dei soldi e alla cancellazione da Club Getaway

Il giudice chiamato a decidere la vicenda, dopo aver letto i documenti, ha ritenuto il contratto non valido, condannando la società venditrice alla restituzione dei soldi e la cancellazione del nominativo del consumatore dal registro di Club Getaway.

Il Tribunale di Firenze, seguendo l'orientamento formatosi negli anni, ha accertato che:

  • Il contratto era privo di un oggetto determinato o determinabile, in violazione dell’art. 1346 c.c., e pertanto nullo.

  • Il prospetto informativo allegato non rispettava il modello previsto dal Codice del Consumo per i contratti di multiproprietà e prodotti vacanza a lungo termine.

  • La società aveva violato l’art. 75 del Codice del Consumo, incassando somme prima della scadenza del termine di 14 giorni per il recesso, che deve essere libero e senza condizionamenti.

Tutti elementi che hanno portato il giudice a ritenere non corretta la condotta della venditrice, predisponendo un accordo sostanzialmente ineseguibile, così giustificando la condanna alla restituzione dei soldi.


c.- I suggerimenti per i consumatori che vengono sollecitati all'iscrizione a questi club

Per coloro che dovessero aver ricevuto questo tipo di proposte (o siano oggetto di invito), vi forniamo i seguenti suggerimenti:

  1. Non firmare nulla senza avere in mano e poter leggere con calma il contratto completo e il prospetto informativo previsto dalla legge.
  2. Diffidare di offerte “solo oggi” o di incontri organizzati a domicilio con promessa di “prova gratuita”: spesso servono solo a far firmare impegni vincolanti.
  3. Ricordare che nei contratti di multiproprietà o club vacanze non si possono versare acconti prima della scadenza del periodo di recesso.
  4. Conservare tutta la documentazione e, in caso di dubbi, rivolgersi subito a un’associazione di consumatori o a un legale.

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